Contrade dell’Etna 2024: un evento straordinario sotto l’ombra del vulcano

contrade dell'etna

La 15a edizione di Contrade dell’Etna ha confermato il suo ruolo di manifestazione di punta nel panorama vitivinicolo siciliano.

Nata nel 2008 per mano di Andrea Franchetti, autentico pioniere nel panorama del vino italiano, trasformò una idea visionaria nella più importante rassegna di vini esistente sull’Etna. Una vera e proprio intuizione caratterizzata da una impronta fortemente conviviale che vuole riunire i produttori locali nel rituale dell'”en primeur” importato direttamente dalla storica tradizione francese di Bordeaux.

L’edizione del 2024 ha rappresentato la 3a da quando Franchetti ha venduto il marchio e di fatto il passaggio di consegne a livello organizzativo. Il Monte Etna è stato assoluto protagonista facendosi trovare agli ospiti con una coltre di neve sulla vetta, insolita per la stagione, frutto di una nevicata dei giorni precedenti.

La manifestazione ha visto un incremento significativo delle presenze internazionali, con numeri che parlano da soli: 7 mila partecipanti, 120 giornalisti accreditati e 90 cantine che hanno presentato oltre 600 etichette.

Location prestigiosa e programma delle Contrade dell’Etna

Il Picciolo Etna Golf Resort di Rovittello, Castiglione di Sicilia (CT), ha ospitato l’evento, che si è articolato su tre giorni ricchi di conferenze, talk show, masterclass e degustazioni.

Ad aprire la manifestazione nella giornata del Sabato, la conferenza di Paolo Corazzon di 3B Meteo sulle cause e le conseguenze sulla salute dell’uomo, degli animali e sull’agricoltura del cambiamento climatico. Conduttore di questa conferenza Fabrizio Carrera, direttore di Cronache di Gusto. 

A seguire alcune riflessioni da parte dell’assessore al Turismo della Regione Siciliana Elvira Amata, con un intervento  relativo alle potenzialità offerte dall’enoturismo in Sicilia. 

Sul palco è salita poi la madrina dell’evento Stevie Kim, coreana di nascita ma newyorkese di adozione, oramai da tre decadi in Italia e deus ex machina di Vinitaly International Academy, la scuola di formazione fondata nel 2014, che “sforna” ogni anno decine di Ambasciatori del vino italiano nel mondo. Stevie Kim succede allo Che tristellato, padrino della scorsa edizione, Heinz Beck. 

Nel pomeriggio del Sabato si sono susseguite quattro masterclass riservate alla stampa specializzata condotte da Federico Latteri giornalista di Cronache di Gusto (che ne ha guidate 2), Cristina Mercuri, wine educator, CEO e founder di Mercuri Wine Club e Pietro Russo, primo enologo d’Italia ad aver conseguito il prestigioso titolo conferito dall’Institute of Masters of Wine.

 

Etna Rosso DOC Feudo di Mezzo protagonista alle Contrade dell’Etna

Una delle masterclass più attese è stata quella dedicata ai “Rossi di Contrada”, condotta da Federico Latteri, uno dei più grandi conoscitori dei vini dell’Etna, che ci ha condotti tra le varie Contrade, facendo scoprire le diversità tangibili a seconda della zona di provenienza e dell’era geologica delle colate laviche evidenziando inoltre come le stesse differenze siano di fatto riscontrabili da una serie innumerevole di fattori che impattano direttamente nell’espressione di ogni singolo vino e nel calice.

Il vino “Feudo di Mezzo” Etna Rosso DOC 2021 della cantina Massimo Lentsch è stato protagonista della masterclass.

 

Le giornate successive hanno visto una partecipazione attenta e variegata, con un pubblico locale e internazionale di appassionati e operatori del settore, tutti uniti dalla curiosità scoprire ed approfondire la bellezza e le eccellenze vinicole di questa affascinante terra vulcanica.