Le Contrade dell’Etna: un microcosmo sensoriale

L’Etna, chiamata A’muntagna, è un’icona, un gigante che sovrasta il territorio etneo, lo sorveglia e lo domina.

Si è formato nei millenni e la sua differente origine tettonica ha ovviamente creato zone con caratteristiche eterogenee sia dal punto di vista geologico, di microclima e climatico.

La differenziazione climatica permette una generale divisione del territorio etneo in 4 zone:

  • Versante nord
  • Versante est
  • Versante sud-est
  • Versante sud-oves

A loro volta le zone sono suddivise in aree più piccole, dette “Contrade”.

Sono 142 le contrade ufficialmente riconosciute: alcune grandi, altre più piccole, famose o più sconosciute.

Ciò che è sicuro è che ciascuna di esse rappresenta un microcosmo, unico ed inconfondibile.

Il concetto di “contrada” è molto antico ma è solamente negli ultimi decenni che ha iniziato a far valere il proprio valore dal punto di vista vitivinicolo.

Chi produce vino sull’Etna prende con estrema serietà l’appartenenza ad una contrada, perché il vino che ne risulterà sarà specchio del terroir e delle peculiarità che le caratterizza.

I nostri vigneti si trovano sul versante nord, in alcune delle contrade più famose e rinomate per la produzione di vini di grande personalità:
Contrada Calderara Sottana, Contrada Feudo di Mezzo, Contrada Piano Dario, Contrada Chiusa Politi.

All’interno dello stesso vigneto si possono trovare delle grandi differenze che rendono necessaria una profonda conoscenza del territorio da parte dell’uomo per gestire al meglio i vigneti e i frutti che ne derivano.

Ogni contrada, ma addirittura ogni singolo vigneto sull’Etna, è un micro-terroir.

La Contrada è l’espressione simbolica e unificante di caratteristiche peculiari e uniche di un terroir che può dare il meglio di sé solamente a fronte di una immensa conoscenza e di un lavoro costante, attento e minuzioso dell’uomo.