L’Etna, nel corso della sua storia geologica, ha prodotto eruzioni di vaste dimensioni che hanno contribuito allo sviluppo del territorio come lo conosciamo oggi e anche alla nascita dei nostri vini, come l’Etna rosso DOC Feudo di Mezzo.
Dal punto di vista geologico l’eruzione del 1879 costituisce uno dei fenomeni eruttivi più rilevanti del territorio etneo del XIX secolo sia per la peculiarità di aver prodotto fuoriuscite di tipo laterale e non sommitale, sia per l’attenzione prestata da parte di scienziati, giornalisti e curiosi da ogni parte del mondo.
L’eruzione dell’Etna del 26 Maggio 1879 scoppiò su due fianchi del vulcano, lato Nord-Est e lato opposto a Sud-Ovest. Mentre su quest’ultimo versante l’eruzione durò solo due giorni, le bocche del lato Nord-Est eruttarono fino al 7 Giugno, ben undici giorni, producendo una colata lunga 10 chilometri che interruppe le principali vie di comunicazioni, arrecando anche ingenti danni al borgo di Passopisciaro (frazione di Castiglione di Sicilia), bloccando la strada tra Randazzo e Linguaglossa, fino a giungere nei pressi del fiume Alcantara minacciando così persino il paese di Mojo Alcantara.
La voglia di ricominciare, unita allo spirito di forte attaccamento al proprio territorio, portarono le famiglie del tempo a riprendere ove possibile la coltivazione dei terreni rimasti incolti e così, a ridisegnare una nuova geografia per i nuovi vigneti che ancora tutt’oggi troviamo.
Proprio accanto ad una “lingua” di questa storica colata lavica, situata in Contrada Feudo di Mezzo (località Passopisciaro) ad una altitudine di 750 metri s.l.m, ereditiamo oggi un vigneto ultra centenario con una estensione di 3,74 HA, coltivato a piede franco, pura espressione dell’heritage del Versante Nord etneo. La particolarità è il sesto d’impianto a quinconce (1,1 x 1,1 m) che forma una griglia armonica di rombi in grado di ottenere il massimo sfruttamento del suolo e di rendere simmetrica l’estetica della vigna.
La vigna, arginata da muretti di pietra lavica a secco ed allevata esclusivamente ad alberello, rappresenta decisamente l’espressione più autentica della viticoltura etnea; il vigneto lambisce l’accumulo di materiale ferroso, elemento principale della storica colata del 1879. Volendo dettagliare la composizione del terreno, troviamo inoltre sabbia vulcanica a trama fine a reazione subacida che da’ origine ad un appezzamento fertile e ricco in microelementi, aspetti determinanti sul risultato qualitativo ed organolettico del nostro Etna Rosso Feudo di Mezzo.
L’annata 2021 attualmente in commercio presenta un profilo aromatico ricco di erbe aromatiche selvatiche che molto spesso troviamo sul suolo inerbito di questa particella, note intense di ciliegia e frutta matura, una nota speziata di pepe mentre a palato una trama complessa, arricchita da volume e un tannino deciso ma ben integrato, il tutto ci permette di ottenere un bel equilibrio.
Un vino elegante e dallo storytelling affascinante presente nelle carte e wine lists dei migliori ristoranti, così come delle enoteche più rinomate, in tanti paesi del Mondo.